Newsbridge: la svolta per Broadcaster, Produttori Media e Detentori di Diritti.

MediaPower intervista Sébastien Letemple Dit Chapuy, Regional Sales Manager

Sébastien Letemple Dit Chapuy

Sébastien Letemple Dit Chapuy


MediaPower: “A cosa serve e chi sono i principali utenti di Newsbridge?”

Sébastien Letemple Dit Chapuy: “Newsbridge può essere sommariamente definito “Media hub intelligente” per la gestione dei contenuti broadcast e digitali, dato che permette di creare -in modo automatico- una serie di metadati, semplicemente partendo dall’analisi dell’immagine e del audio. Oppure, in modo più esteso, potremmo descriverlo come piattaforma di prossima generazione, basata sul cloud, tesa a valorizzare la gestione dei media grazie all’Intelligenza Artificiale Multimodale.

I suoi principali utenti sono sicuramente i Broadcaster nella programmazione generalista di intrattenimento o monotematica news & sport, ma anche le società di produzione media, i titolari di diritti sportivi e tutte le aziende che creano contenuti digitali a più livelli e li vogliono riutilizzare.”

“Quindi l’impiego di questa piattaforma oggi potrebbe diventare nodale nella grande sfida di chi deve migliorare la sua gestione di contenuti?”

Sì, chiunque sia obbligato a gestire tante tante ore di contenuti tipicamente dovuti al boom della produzione digitale è il target ideale.
Ogni organizzazione si trova oggi a valorizzare da centinaia a milioni di ore di materiali video che devono essere “ingestati”, ordinati, modificati, proposti, trasmessi, consegnati, archiviati, ritrasmessi e quindi “monetizzati” su differenti canali. 

La gestione dell’archivio nella digitalizzazione multimediale ha, in effetti, creato nuove e complesse sfide. Dove ci aiuta di più Newsbridge?

Prima di tutto nellintegrazione, l’indicizzazione, l’archiviazione, la raccomandazione e l’elaborazione sequenziale del video, mediante i metadati, per lo più automatizzata. Poi si integra con le infrastrutture esistenti, tipicamente MCR, MAM, PAM.
La crescita esponenziale dei contenuti potenzialmente accessibili a un pubblico più ampio, certo non solo i canali televisivi (tv lineare, OTT, VOD e-learning, istituzionale, etc), obbliga a continue ed estenuanti operazioni di indicizzazione manuali che risultano troppo limitate, impegnative in termini di personale dedicato e costose. È evidente che per riutilizzare i contenuti bisogna prima sapere dove sono e trovarli in fretta.

Newsbridge è diversi passi avanti a tutti, grazie all’elasticità dell’infrastruttura cloud, l’efficienza delle reti neurali per analizzare le risorse multimediali fotogramma per fotogramma dal vivo e in differita, e diversi altri plus.
Diviene, quindi, la soluzione centrale di tutte le attività legate al digitale che partono dall’indicizzazione dei metadati.

Cerchiamo di comprendere meglio il flusso di lavoro nella gestione dell’indicizzazione. 

Newsbridge è in grado di acquisire contenuti broadcast e digitali e, in contemporanea, effettuare in tempo reale ogni elaborazione: trascrizione vocale, riconoscimento facciale, logo, oggetti, emozioni e riconoscimento ottico dei caratteri.
Da solo produce un’indicizzazione automatica, crea tag, annotazioni e trascrizioni, come mai prima d’ora.
Poi permette di ritagliare in tempo reale ed esportare porzioni di contenuti, praticamente in qualsiasi formato, per un riuso immediato.

Il cliente può industrializzare i propri flussi di lavoro, configurarli ad hoc e il team creativo smette di sprecare il proprio tempo prezioso in lunghe indicizzazioni manuali. Lo fa la macchina: lo fa molto meglio e molto più velocemente. 

Ciò si traduce in vantaggi per qualsiasi attività di produzione misurabili in termini di tempo risparmiato, riduzione dei costi, efficienza e guadagni nella precisione?

Certamente. Newsbridge arriva ad accelerare la trascrizione dei metadati video di un fattore 8: ossia, dove un’ora di contenuto richiede tipicamente circa otto ore per una corretta trascrizione eseguita da un operatore, Newsbridge trascrive in tempo reale o anche meno, su un feed live ancora in fase di registrazione!

Nello sport, per esempio, questo si traduce nell’arrivare primi sul mercato, catturando il pubblico, il traffico e le entrate associate.

Il flusso di lavoro collaborativo, reso possibile dalla configurazione “cloud based”, diventa impareggiabile coi vari team di diverse aree di produzione (redattori di notizie, montatori, giornalisti, bibliotecari, blogger, web content editor, ecc.) che operano su un singolo flusso di dati, tutto in contemporanea.

A proposito di indicizzazione automatica, di intelligenza artificiale multimodale, gestione dei metadati, e processi cognitivi, di miglioramento continuo e apprendimento automatico, Newsbridge appare piuttosto diverso dagli altri servizi di AI. Approfondiamo.

Innanzi tutto l’AI di solito è focalizzata sull’IT, mentre il team di Newsbridge raccoglie competenze su tecnologie cognitive e sviluppatori che pensano, creano, adattano e implementano idee e soluzioni incentrate sulla trasmissione, ossia produzione dal vivo e giornalismo sul campo.

Poi Elaia Partners e investitori privati come BPI France hanno finanziato due programmi di innovazione in cui Newsbridge ha ricevuto quasi l’importo massimo concesso per sostenere gli sviluppi cognitivi.

Questo perché gli strumenti di intelligenza artificiale sul mercato, anche i giganti, sono visti e confezionati come API o servizi opzionali isolati che possono essere abilitati o meno: i test hanno restituito risultati insoddisfacenti e non affidabili per impiego giornalistico e dai responsabili dei media. 

In altre parole, l’intelligenza artificiale da sola non è un vero punto di svolta. 

Newsbridge, invece, applica l’AI proprio come l’intelligenza umana, ossia raccoglie varie fonti di informazioni con un approccio multimodale (discorso-testo, thesaurus, dati pubblici, metadati, ecc.) che combina statistiche, conoscenze contestuali e reti neurali guidate dal feedback degli utenti e poi le incrocia. 

Si chiama “Knowledge Graph” questa procedura che aggiunge la “parte” semantica al Database, ossia combina diversi metadati assieme. 

L’elaborazione dei contenuti di Newsbridge analizza automaticamente i media e identifica le persone che appaiono in qualsiasi video, mediante Multimodal AI. 

Lo stesso avviene nella sintesi vocale e nel riconoscimento facciale che funzionano in tempo reale e in movimento grazie ad algoritmi ottimizzati che includono anche altri dettagli nell’analisi per escludere falsi positivi.

Il database utilizzato per abbinare i contenuti video e fotografici contiene oltre 500.000 profili, è sempre in crescita ed è possibile importare un thesaurus personalizzato.

Newsbridge semplifica inoltre il processo di cura, etichettatura e revisione delle risorse multimediali rendendole rilevanti, semplificando la capacità di approvare e modificare i metadati (discorso, persone e contesto/oggetti), definendo tag standard.

Grazie ai suoi continui investimenti in ricerca e sviluppo e alle partnership di ricerca, Newsbridge migliora continuamente per espandere la migliore tecnologia di rilevamento cognitivo al mondo.

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